Capire il tartufo
Quanto mistero dietro questo umile fungo! Perché non prendersi un po' di tempo per capire meglio com'è fatto?
Sono proprio le diverse caratteristiche di questi elementi che permettono di classificare i diversi tipi di tartufo.
Per ognuno dei nostri tartufi, ritroverete queste caratteristiche nelle relative schede della sezione "Tartufo fresco".
Peridio
È la membrana protettiva del fungo. A seconda della specie, il peridio può variare da essere spesso come un foglio di carta oppure costituito da uno strato gommoso e/o duro.
Nonostante altri funghi possano avere anche fino a tre strati di peridio, i tartufi ne hanno generalmente uno solo, di un diametro che varia dai 3 ai 9 centimetri. Questo singolo peridio è generalmente rigido e rugoso. È bianco quando sezionato, ma rosa se fresco. La superficie esterna varia dal marrone al giallo scuro e presenta delle scaglie.
Gleba
Nei normali funghi, è la carne (o polpa) del fungo, ovvero il tessuto di cui è formato il cappello e il gambo.
Nel tartufo la gleba è invece la polpa, cioè l'interno (protetto dal Peridio).
È utile saper controllare e riconoscere alcune caratteristiche della gleba, come la consistenza, il colore ed eventuali mutamenti nel colore a contatto con l'aria; se si verificano si dice in gergo che la gleba è virante, altrimenti è detta immutabile.
Forma e Dimensioni
È il terreno in cui il fungo si sviluppa che determina la forma del tartufo maturo. Generalmente la sua forma è tondeggiante, e se il terreno in cui cresce è morbido, il tartufo sarà di forma circolare. Se invece il terreno è compatto e robusto, la forma del tartufo sarà bitorzoluta e nodosa, con numerose protuberanze e con un Peridio molto spesso.